New Normal era: le sfide per imprese e player finanziari tra moratorie e post pandemia, tra ecosistemi di dati e indicatori AI based

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02/07/2021

CRIF è stato uno dei principali speaker dell’edizione 2021 di “Supervision, Risks & Profitability”, l’evento annuale promosso da ABI che affronta i temi del Risk Management, della regolamentazione e delle strategie di business.

Nel corso della plenaria di apertura, Giorgio Costantino, Executive Director Global Transformation Services di CRIF, ha condiviso quale impatto la pandemia ha avuto e avrà nei bilanci delle imprese italiane.
Il fatturato e la redditività delle imprese si riallineeranno ai livelli pre-pandemia solo nel 2022, nel 2021 ci sarà un miglioramento ma con un gap ancora rispetto al 2019: -3,6% sul fatturato e -6,3 sul EBITDA margin. L’impatto non è stato omogeneo tra i vari settori: quelli che hanno risentito maggiormente della crisi sono la ristorazione, l’industria tessile e il Turismo che rimarranno anche nel 2022 sotto i livelli pre-crisi, mentre la Sanità, i Trasporti, la Consulenza e la Logistica si avviano complessivamente verso una ripresa più celere anche per effetto di nuovi incentivi statali e delle mutate abitudini dei consumatori dettate dalla pandemia (es. maggiore ricorso ai canali digitali)”, spiega Costantino.
Per abilitare la ripartenza economica del Belpaese, i player finanziari devono dotarsi di patrimoni informativi allargati per identificare in maniera rapida le evoluzioni nel profilo di rischio dei clienti imprese. La centralità del dato è alla base della creazione di valore per gli anni a venire, anche se ad oggi, persino in contesti regolamentati come Open Banking e PSD2, la disponibilità da parte delle aziende a condividere le proprie informazioni di conto corrente non è ancora rilevante” – conclude Costantino.

Durante la sessione “Le moratorie e le politiche di impiego per le banche”, Luca D’Amico, Managing Director di CRIF Ratings e Head of Large Banks di CRIF, è intervenuto con uno speech sul Credit Risk Management nel post pandemia, portando le ultime evidenze del CRIF Market Outlook e illustrando i nuovi key driver nella gestione del credito.
Il 90% delle piccole imprese in moratoria vedrà più che raddoppiare la rata mensile entro i prossimi 6 mesi, e lo stesso dicasi per il 95% delle aziende più grandi che a propria volta vedranno un incremento significativo delle quote da versare al termine delle moratorie. “Nella New Normal era, gli istituti di credito dovranno valutare le imprese integrando i tradizionali strumenti di valutazione con nuovi algoritmi AI based capaci di estrarre insight da un ecosistema di dati più ampio e articolato, ad esempio dati transazionali abilitati dalla PSD2, dati sui fattori ESG per valutare dimensioni diverse come la sostenibilità” – commenta D’Amico.
Ecosistema di dati e Artificial Intelligence possono infine aiutare ad avere un approccio molto forward looking e capace di cogliere sfumature che possono fare la differenza nel comprendere rapidamente i reali bisogni e il profilo di rischio del cliente, potenziando ad esempio i sistemi di early warning, stimando il grado di resilienza dell’impresa rispetto a scenari di crisi, saper valutare gli effetti dell’appartenenza ad una determinata filiera o essendo capaci di misurarne la capacità di innovazione – conclude D’Amico.

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