Mercato immobiliare e mutui: com’è andato il 2017 e le indicazioni dei primi mesi del 2018

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11/05/2018

Il 2017 si è concluso con un nuovo incremento nel numero di transazioni immobiliari residenziali che hanno portato le compravendite poco al di sotto della soglia delle 550 mila abitazioni scambiate. La crescita dell’anno appena trascorso si è attestata sul 4,9%, segnando il quarto anno consecutivo di trend incrementale, anche se il ritmo di aumento si sta gradualmente riducendo.

Tutti gli indicatori relativi al mercato sono migliorati nel corso dell’anno con l’eccezione dei prezzi che, a livello aggregato, non hanno ancora intrapreso un percorso inflativo e che si prevede non si riavviino neanche nel corso del 2018. Mentre, sul mercato dei mutui si è assistito ad una frenata. Infatti, nel corso del 2017 le erogazioni si sono ridotte del 5%, portandosi a 48,2 miliardi di Euro, in quanto il mercato dei nuovi mutui non è riuscito a controbilanciare la flessione imputabile alla sempre più brusca riduzione della quota di surroghe. A fine del 2017, infatti, la componente di surroga e/o sostituzione si è portata al 17% sul totale delle erogazioni, quando solo un paio di anni fa oltre un mutuo ogni quattro era surrogato.

Asciugandosi la componente di surroghe, si è registrata una riduzione significativa dei mutui di più basso importo e di durata più breve. Conseguentemente si innalza il valore medio e la durata media. È altresì da mettere in evidenza l’incremento della quota – vero è che si partiva da livelli assai contenuti – di mutui concessi a clienti giovani (fino a 34 anni).

Di interesse anche il dato rilevato in relazione al Loan to Value (LTV), che nel 2017, si è portato su un livello medio del 60%, crescendo di 5 punti nell’ultimo quinquennio. A riprova di una politica più espansiva delle banche, che, uscendo dalla crisi, mostrano una più elevata propensione al rischio, sottolineata peraltro dalla più consistente componente della quota di mutui erogati con LTV superiori al 70%.

Infine, per l’anno in corso, sta ancora perdurando la riduzione dei mutui domandati, proxy delle erogazioni e ci si attende una graduale stabilizzazione a partire dal II trimestre.

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