Il valore degli immobili ai tempi del Covid-19: CRIF e Nomisma mettono a punto un nuovo approccio data driven per investitori e banche

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13/05/2020

L’improvvisa e profonda crisi in atto porta con sé un'elevata componente di incertezza in merito alla sua durata e conseguente intensità. Già dalle prime battute ci si sta rendendo conto che non è come le altre crisi economiche e immobiliari osservate sino a oggi – dall’ultima delle quali l’Italia non si era ancora completamente ripresa.

Il mondo, però, si sta interrogando non solo sulla magnitudo degli effetti di questa crisi, ma anche di come il sistema economico e sociale verrà trasformato nella “fase 3” dell’epidemia. Riuscire a prevedere correttamente anche questi cambiamenti è di cruciale importanza per poter valutare i profili di rischio e di solvibilità di famiglie e imprese. Distanziamento sociale, percezione del rischio, maggiore tendenza a fare le cose da remoto, nuove modalità adottate per la mobilità, per citarne alcuni, impattano in diversi modi su immobili della ricettività, ristorazione, uffici, negozi. Infatti, dai mutamenti di breve e di medio periodo ne deriveranno inevitabilmente anche riflessi sulla modalità di fruizione degli spazi privati e pubblici, familiari e professionali e quindi ci attendiamo conseguenze, ancora tutte da quantificare, anche sui valori del mercato immobiliare.

Potrebbero quindi non essere più sufficienti o adeguati i parametri utilizzati per valutare gli immobili, mettendo parzialmente in discussione approcci valutativi e previsionali sinora adottati. Al contempo, si potrebbero tenere in considerazione altri e nuovi elementi ancora non adeguatamente analizzati.

Quindi, così come tanti ambiti della vita sociale economica sono stati impattati dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, anche la pratica delle valutazioni immobiliari ha dovuto immediatamente individuare metodologie, practice e strumenti tecnologici per garantire il più possibile la continuità operativa (in particolare della filiera bancaria).

A tale proposito CRIF, in collaborazione con Nomisma, ha attivato un Osservatorio finalizzato a:

  1. comprendere le dinamiche e le aspettative di operatori e consumatori;

  2. stimare la severità dell’impatto sulle diverse tipologie immobiliari e prefigurarne gli scenari evolutivi;

  3. attivare per i prossimi mesi un monitoraggio degli indicatori chiave utili a confrontare le previsioni con gli elementi oggettivi rilevati.

La capacità predittiva di tale Osservatorio rappresenta un unicum sul mercato che permette di mettere insieme conoscenze multidisciplinari e di disponibilità di dati che non ha uguali.

Le competenze e i metodi di analisi sui diversi comparti economici di CRIF Ratings e di Nomisma, unitamente alla leadership di CRIF Real Estate Services in ambito valutativo, si appoggiano a Data base proprietari e Big Data profondi e multidisciplinari, che confermano la vocazione di CRIF come Data Driven company. L’obiettivo ultimo di tale attività consiste nel consentire alle banche (ma anche agli investitori) una stima preliminare dell’impatto su portafogli e iniziative immobiliari finanziate, necessario per la funzione di monitoraggio della qualità degli attivi.

Quindi, partendo dalla composizione dei portafogli immobiliari, già oggi - che le evidenze sul mercato non si sono ancora ben delineate -, e con eventuali aggiustamenti fra qualche mese, si possono prefigurare gli impatti che si andranno poi a riflettere concretamente sul valore degli immobili a fine anno, in modo da non trovarsi impreparati in sede di aggiornamento delle valutazioni.

sintesiflash@crif.com