CRIF delinea l’opportunità “GREEN” aperta dal PNRR all’evento “ESG in banking: sostenibilità è sviluppo” di ABI

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22/12/2021

Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, ha partecipato alla due giorni ABI dedicata alla discussione sullo sviluppo di un’economia sostenibile, con una riflessione sullo stato di salute delle imprese italiane, sulle opportunità e le sfide legate alla ripartenza e alla transizione green e sul ruolo strategico dei financial player in questo percorso di sostenibilità.


La transizione “green” rappresenta al contempo una sfida e un’opportunità per player finanziari e imprese. La prima edizione del convegno ABI “ESG in banking: sostenibilità è sviluppo” che si è tenuto nei giorni scorsi in modalità full digital, ha analizzato gli scenari prossimi e possibili di un’economia sostenibile, asset sempre più centrale nei piani industriali delle banche e uno dei pilastri fondanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

ESG e PNRR, sono una grande opportunità per rafforzare il rapporto fra banca e impresa” - ha evidenziato Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, nel suo speech all’interno della plenaria di apertura. “I dati dei nostri osservatori sul mercato imprese evidenziano un trend di ripresa, dopo un 2020 segnato all’emergenza sanitaria. In questa ‘new normal’, digitalizzazione e sostenibilità rappresentano le traiettorie del percorso di ripresa su cui i financial player e imprese possono far leva sostenute anche dai fondi del PNRR. Le imprese sono pronte ad accogliere la transizione green: la sostenibilità infatti ricopre un ruolo centrale per 6,3 imprese su 10, e l’80% di esse ritiene che la valutazione ESG della controparte costituisca un aspetto fondamentale per la corretta analisi del merito creditizio – sostiene Capecchi.  

In questo contesto, i financial player hanno l’opportunità di aggiornare il loro ruolo tradizionale di prestatori di credito e accompagnare le imprese verso un percorso green, e i fondi del PNRR giocano un ruolo chiave in questo percorso. C’è tuttavia la necessità di effettuare una corretta analisi dell’adeguatezza dell’impresa verso i fattori ESG, ma anche del loro merito creditizio affinché possano essere individuate e premiate le aziende più virtuose e con un profilo coerente con le missioni del Piano e le relative politiche di credito. In questo percorso a supporto dei financial player, CRIF mette a disposizione informazioni e analytics specifici – come lo Score ESG e la Climate Risk Analiytics Suite, la piattaforma digitale a supporto degli istituti finanziari nel monitorare e misurare i rischi legati al clima ed al rischio fisico sul territorio, che ha vinto la challenge G20 TechSprint 2021 promossa da Banca d’Italia e dall’Innovation Hub della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), con input delle Banche centrali e dei Ministeri delle finanze del G20; o ancora in ottica di VAS ai clienti imprese la piattaforma CRIF ESG, per offrire loro un servizio di autovalutazione della propria adeguatezza ai fattori ESG.

CRIF ha sempre avuto una forte attenzione al tema della sostenibilità, perché crede che sia un fattore chiave per la creazione di valore futuro, per questo da anni si impegna attivamente nel supportare i propri clienti in questa rivoluzione” – conclude Capecchi.

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