CRIF Ratings (‘Agenzia’) comunica l’aggiornamento periodico della propria metodologia di rating Corporate che ha visto in particolare introduzione esplicita dei fattori ESG nell’assegnazione del rating emittente di imprese non finanziarie residenti all’interno dell’Unione Europea.

L’Agenzia considererà all’interno dei rating assegnati l’impatto dei fattori ESG e qualora questi ultimi influenzano la valutazione finale ne darà esplicita evidenza. Trattandosi di un’area d’analisi che riveste un ruolo sempre più rilevante anche nel valutare il merito di credito di un’entità ed applicabile in maniera trasversale a tutte le casistiche di valutazione del rating emittente, si ritiene che i fattori ESG non vadano trattati separatamente ma debbano rappresentare una parte integrante del processo analitico di rating. L’analisi dei fattori ESG è basata su (i) informazioni pubblicamente disponibili (come ad esempio bilanci ed altre informazioni presenti negli archivi delle Camere di Commercio, ISTAT, ISPRA, INAIL), (ii) su ulteriori informazioni facenti parte del patrimonio informativo aziendale del gruppo CRIF e (iii) su eventuali informazioni fornite in sede di assegnazione e monitoraggio del rating da parte dell’Entità Valutata nei casi in cui quest’ultima partecipi al processo di rating. L’applicazione dei fattori ESG non sarà automatica e prevedrà, in ogni caso, il coinvolgimento e l’expertise analitica e settoriale degli analisti di CRIF Ratings. L’introduzione dei fattori ESG nella metodologia di rating corporate risulta coerente con i rating già assegnati e non ha quindi provocato alcun impatto sul portafoglio di rating in essere.

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