Frodi creditizie in Italia: danni per oltre 83 milioni di euro nel I semestre 2023 (+14,2%)

Area Stampa
12/12/2023
  • Nel I semestre 2023, i casi di frode creditizia da furto d’identità nel nostro Paese sono stati oltre 17.100, segnando un +10,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.

  • Anche l’importo medio delle frodi aumenta a 4.845 euro, in crescita del +3,1% rispetto al 2022.

  • Gli under 30 si conferma la fascia di età più colpita. Le vittime sono principalmente in Lombardia, Campania e Sicilia.

 

Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano ad avere un rilevante impatto in Italia nel primo semestre 2023, con il numero di casi che sale a oltre 17.100 per un importo medio frodato pari a 4.845 euro.

È quanto emerge dall’Osservatorio CRIF Mister Credit sulle Frodi Creditizie, che rileva una crescita sia del numero di casi rilevati (+10,8%) sia dell’importo medio (+3,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il danno complessivo è stimato superiore agli 83 milioni di euro, in aumento del +14,2%.

“Le frodi creditizie realizzate attraverso il furto d’identità sono un fenomeno in continua evoluzione. L’andamento fotografato dal nostro osservatorio mostra come questi atti criminali siano sempre più sofisticati e colpiscano trasversalmente i consumatori di qualsiasi età e provenienza geografica. In corrispondenza delle festività di fine anno, periodo caratterizzato da un rilevante incremento degli acquisti online, diviene indispensabile prestare attenzione quando si utilizzano i propri dati personali e finanziari per evitare di incappare in questo fenomeno”, commenta Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF.

Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit evidenziano purtroppo un nuovo aumento dei casi di frode così come dell’importo totale frodato. Nel contesto di una crescente digitalizzazione, i rischi di questo fenomeno criminale sono sempre più rilevanti ed è necessaria una costante attenzione da parte dei player finanziari per fronteggiarli, attraverso l’utilizzo di sistemi evoluti e tempestivi di prevenzione che si possano facilmente integrare nei processi di digital lending”, afferma Fabrizio Arboresi, Senior Director di CRIF.

Tipologia di finanziamento oggetto di frode

Il prestito finalizzato si conferma la tipologia di prodotto maggiormente coinvolta nei casi di frode (37,9%) e rispetto al 2022 registra un lieve aumento (+4,8%) in controtendenza al trend decrescente degli ultimi anni. Aumentano i casi di frode che interessano le carte di credito (+22,1%), che nel semestre rappresentano circa il 12% del totale dei casi registrati nel periodo. Si registra un calo considerevole per il credito revolving, che rappresenta ora solo il 5,7% dei casi (-73%)

Inversione di tendenza per i prestiti personali che, nel I semestre 2023, registrano un notevole incremento dei casi (+61,2%), con una quota pari al 18,3% del totale dei casi stimati. Continua l’ascesa dei casi di frode sui mutui, che registrano un incremento pari al 17,7%.

Si evidenzia la crescita di una nuova tipologia di frode, comparsa lo scorso anno, relativa alla dilazione di pagamento per l’acquisto di beni o servizi. Guardando alle frodi perpetrate, la quota di casi che riguardano questa nuova forma di credito, seppure ancora piccola rispetto al totale (2,8%), è più che triplicata rispetto al I semestre 2022.

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

 

Fasce di importo

Nel I semestre 2023 i casi di frode creditizia con un importo tra i 3.001 e i 5.000 euro sono più che raddoppiati (+112,4%) rispetto al 2022 e rappresentano il 10% del totale dei casi; aumentano anche le frodi con importi tra i 10.001 a 20.000 euro. Invece, si registra un decremento dei casi per le fasce con importo inferiore ai 3.000 euro (-22,1%).

 

Fascia di importo Quota % I semestre 2023 Variazione %

Da 0 a 1.500

27,5%

-20,6%

Da 1.501 a 3.000

16,5%

-24,4%

Da 3.001 a 5.000

10,0%

112,4%

Da 5.001 a 10.000

6,8%

34,9%

Da 10.001 a 20.000

6,4%

146,7%

Da 20.001 in poi

12,1%

-12,4%

N.A.

20,6%

19,5%

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

 

Prestiti finalizzati oggetto di frode: le principali categorie di beni acquistati

L’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (34,6%) anche se in calo del -36,1% rispetto al primo semestre 2022. Al secondo posto la categoria auto-moto (che arriva al 16,5%), in crescita del +34%, seguita da consumi-abbigliamento-lusso (9,4%) e da elettronica-informatica-telefonia (8%). Seguono le frodi che hanno per oggetto le spese per immobili/ristrutturazione (7,9%), l’arredamento (7,8%) e le spese per la salute (6%). In forte aumento, anche se rappresentano una quota pari al 7,7%, le frodi relative a finanziarie/assicurazioni, fenomeno riconducibile all’utilizzo sempre più frequente della rateizzazione delle polizze assicurative.

 

Categoria di beni acquistati Quota % I semestre 2023 Variazione %

elettrodomestici

34,6%

-36,1%

elettronica-informatica-telefonia

8,0%

-1,8%

consumi/abbigliamento/lusso

9,4%

127,0%

arredamento

7,8%

19,5%

auto-moto

16,5%

34,0%

spese per immobili/ristrutturazione

7,9%

51,3%

viaggi/intrattenimento

1,6%

-19,7%

finanziarie/assicurazioni

7,7%

494,2%

spese per la salute

6,0%

6,2%

spese professionali

0,6%

7,7%

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

Per quanto riguarda la tipologia di bene in rapporto all’erogato, le categorie più colpite per cui si evidenzia una maggiore incidenza sono viaggi/intrattenimento, costumi/abbigliamento/lusso, finanziarie/assicurazioni ed elettrodomestici.

 

Ripartizione delle frodi per fascia d’età e regione di residenza della vittima

Nell’osservare la distribuzione delle frodi per classi di età si inverte la tendenza evidenziata durante il 2022. La fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 51-60enni (+10,6%) mentre i 18-30enni restano la fascia più colpita, coinvolti in quasi 1 caso di frode su 4. Seguono i 41-50enni (22,8%) in crescita del +5,8%, e i 31-40enni (20,5%).

Fasce d’età della vittima Quota % I semestre 2023 Variazione %

18-30 anni

23,8%

-10,1%

31-40 anni

20,5%

-5,3%

41-50 anni

22,8%

5,8%

51-60 anni

17,9%

10,6%

>60 anni

14,4%

5,8%

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie


La ripartizione delle frodi per regione mostra nel primo semestre 2023 una maggiore incidenza in Lombardia che sorpassa la Campania in seconda posizione, seguite da Sicilia, Lazio, Puglia e Piemonte. Il maggior incremento rispetto allo scorso anno si registra in Trentino-Alto Adige (+57,3%). Il Piemonte registra un incremento del +33,1%; crescono anche le frodi in Friuli-Venezia Giulia (+30,1%) e Umbria (+26,8%), mentre calano in Puglia (-19,2%) e Molise (-33,8%).

Regione Quota % I semestre 2023 Variazione %

Lombardia

14,68%

26,3%

Campania

11,33%

-30,1%

Sicilia

11,24%

-1,4%

Lazio

10,25%

3,2%

Puglia

8,47%

-19,2%

Piemonte

7,67%

33,1%

Emilia-Romagna

6,07%

6,4%

Veneto

5,65%

21,8%

Toscana

4,99%

16,8%

Calabria

4,45%

-23,3%

Sardegna

3,20%

0,0%

Abruzzo

2,43%

11,0%

Liguria

2,39%

-6,8%

Marche

1,85%

14,6%

Friuli-Venezia Giulia

1,40%

30,1%

Umbria

1,18%

26,8%

Trentino-Alto Adige

1,03%

57,3%

Basilicata

0,80%

16,6%

Molise

0,46%

-33,8%

Valle d'Aosta

0,11%

-4,0%

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

Rapportando il numero dei casi al credito erogato, in alcune regioni emergono dei cambiamenti significativi. Infatti, la Calabria scala la classifica passando dalla decima posizione alla prima; al contrario in Lombardia il fenomeno risulta ridimensionato, infatti scivola oltre metà classifica. Inoltre, analizzando il fenomeno in rapporto all’erogato, emerge che alcune regioni (come Puglia, Sicilia e Campania) spiccano nella classifica.

 

I documenti utilizzati per le frodi e i tempi di scoperta

Secondo i dati relativi emersi dalle interrogazioni fatte ai servizi di prevenzione frodi gestiti da CRIF con anche la tramitazione delle banche dati SCIPAFI[1], nel corso del I semestre 2023 emerge un dato interessante ma in leggero calo rispetto allo scorso anno. Infatti, nello 0,08% dei casi risulta sia stato utilizzato un codice fiscale apparentemente regolare ma inesistente, quindi mai rilasciato dall’Agenzia delle Entrate: con ciò si potrebbe ipotizzare un tentativo di frode con identità inesistente.

Dall’analisi dei documenti utilizzati per richiedere credito viene confermato l’utilizzo preponderante della carta di identità come documento identificativo, con una incidenza pari all’83,1% del totale (in leggero aumento, +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022). A seguire si trovano la patente con il 15,1% di documenti verificati e i passaporti con l’1,3%.

Dallo studio CRIF – Mister Credit emerge come l’1,46% dei documenti presentati in fase di identificazione anagrafica sia una carta di identità contraffatta, oppure valida ma non riconducibile al soggetto, mentre per le patenti questo dato arriva al 2,93% dei casi.

Un ulteriore dato interessante che emerge, in questo caso analizzando gli approfondimenti effettuati da operatori esperti CRIF in ambito fraud prevention, riguarda la tipologia del contratto di lavoro presentato: il 3,1% delle pratiche di finanziamento di lavoratori dipendenti è risultata non conforme, contro una incidenza del 2,7% delle pratiche dei lavoratori autonomi, dello 0,5% per i pensionati e dello 0,6% rilevata per altre categorie, come i Cococo.

Infine, i tempi di scoperta delle frodi sono sempre di più polarizzati in due macrocategorie. Da un lato quasi la metà dei casi viene scoperto entro 12 mesi (in aumento del +24,8% rispetto al I semestre 2022). Dall’altro, continuano a emergere casi di frode messi in atto 3, 4 e addirittura dopo 5 anni. Quest’ultima categoria rappresenta il 21,8% del totale (+33,7%), mentre l’incremento maggiore si rileva nelle categorie tra 2 e 3 anni con +49,2% dei casi rispetto al 2022.

 

[1] Sistema Pubblico di Prevenzione delle Frodi - riferimento al decreto legislativo 64/2011 e il DECRETO 19/05/2014, N.95 - Regolamento Attuativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze