Dark web e sicurezza dei dati: come proteggersi dalle minacce digitali

In questo episodio di Define Banking Next, il podcast sulla banca del futuro che AziendaBanca realizza insieme a CRIF, abbiamo affrontato il tema della sicurezza dei dati online e del dark web con Dario Fioravanti, Senior Director Banking di CRIF.
La sicurezza dei dati personali è sempre più a rischio, tra l’esposizione nel web pubblico, dove le informazioni vengono spesso diffuse inconsapevolmente, e il dark web, dove vengono scambiate per scopi criminali. Nel 2024, in Italia, i crimini informatici sono aumentati, e un italiano su due ha ricevuto una notifica di compromissione.
Le fasce più colpite sono gli over 40, in particolare tra i 50 e i 60 anni, con una prevalenza maschile. Lazio e Lombardia risultano le regioni più esposte. I dati più diffusi nel web pubblico sono codice fiscale, e-mail e numero di telefono, mentre nel dark web circolano anche password, documenti, carte di credito e codici personali.
La combinazione di queste informazioni rende gli attacchi più credibili e mirati. Tecniche come phishing, smishing e deepfake si evolvono grazie all’intelligenza artificiale, rendendo difficile distinguere i contenuti fraudolenti da quelli autentici. È il caso del fenomeno “CEO WhatsApp deepfake”, in cui viene imitata la voce di un dirigente per truffare i dipendenti. A semplificare il lavoro dei criminali contribuiscono gli “stealers-as-a-service”, ovvero dei malware pronti all’uso che rubano informazioni, dati sensibili e contestuali.
La difesa parte dalla consapevolezza. Gli utenti devono proteggere i dispositivi e imparare a riconoscere i segnali di un attacco, mentre le aziende sono chiamate a investire in strumenti predittivi, monitoraggio continuo e formazione per rafforzare la resilienza digitale.