Si è concluso nei giorni scorsi il webinar di ABI Formazione dal titolo "Le linee guida EBA sui rischi ESG: cosa cambia per le banche", un'occasione di confronto tra specialisti ESG, responsabili della gestione del rischio e relatori esperti del settore creditizio.
CRIF ha partecipato alla seconda giornata con l'intervento di Valeria Nale, Principal di CRIF, incentrato sul tema del "Materiality assessment: stato dell'arte e prospettive future delle banche italiane".
Durante il suo intervento, Nale ha evidenziato come le recenti disposizioni dell'EBA sui rischi ESG costituiscano un passaggio cruciale verso l'uniformità nelle pratiche di identificazione e gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance nel panorama bancario. L'intento primario di queste linee guida è di integrare pienamente queste nuove categorie di rischio con le metodologie tradizionali di gestione, favorendo una maggiore sinergia tra i processi di valutazione del rischio e i piani di transizione strategici degli istituti finanziari.
"Attualmente si osserva una certa eterogeneità nelle prassi di valutazione e gestione dei rischi ESG tra le principali banche operanti in Italia. L'allineamento alle direttive EBA richiederà un considerevole sforzo sia a livello di governance, per quanto riguarda l'integrazione dei rischi ESG nei processi operativi, sia nello sviluppo di una più stretta collaborazione con i piani di transizione" - ha puntualizzato Nale nel corso del suo intervento.
Il webinar ha rappresentato un momento chiave per comprendere le implicazioni delle nuove linee guida EBA e per favorire una riflessione condivisa sulle strategie di implementazione nel settore bancario italiano. La partecipazione di CRIF ha contribuito a delineare le sfide e le opportunità legate all'integrazione dei rischi ESG.