Insurtech Day: le nuove prospettive del Data Lake ESG

CRIF ha partecipato all’evento “INSURTECH DAY – Empowering Ecosystems”, promosso da Italian Insurtech Association, e opportunità unica di collaborazione tra gli stakeholder del settore assicurativo per promuovere soluzioni più efficienti e incentrate sul cliente.

Giuseppe Dosi, Head of Insurance Market di CRIF, e Mattia Bongini, Data Science Manager di CRIF, hanno presentato lo studio “ESG nelle assicurazioni: costo regolamentare o vantaggio competitivo?”, realizzato a partire dai dati ottenuti dal CRIF Datalake ESG.

Durante il loro intervento, Dosi e Bongini hanno sottolineato come integrare i fattori ESG nei processi assicurativi rappresenti un’opportunità di business concreta per le compagnie, non solo uno “slogan green”. 

Lo studio, infatti, si rivela fondamentale per gestire le più importanti sfide della valutazione ESG in fase di underwriting. Nello specifico, l’analisi si basa sull'utilizzo del Data Lake ESG di CRIF: una suite di 150 indicatori dettagliati (70 ambientali, 45 sociali, 35 di governance) in grado di quantificare la sostenibilità delle imprese italiane, colmando il divario di dati sulle PMI. Questo strumento ha consentito di stabilire statisticamente la relazione esistente tra sostenibilità e rischio assicurativo. Ad esempio, le aziende più sostenibili presentano un rapporto tra sinistri e premi inferiore; viceversa  basse emissioni GHG riducono il Loss Ratio Liability del 45%, mentre certificazioni ISO 14001 diminuiscono il Loss Ratio Property del 12%. Al contrario, alta percentuale di lavoratori a tempo determinato aumenta il Loss Ratio Liability del 35%. Sulla base di queste correlazioni statisticamente significative tra indicatori ESG e rischio assicurativo è possibile sviluppare un insieme di score ESG tecnici.

In particolare, a partire da queste evidenze è stato sviluppato uno score ESG sintetico e predittivo del rischio assicurativo, applicabile  a qualsiasi prodotto e dimensione aziendale. Le imprese con una performance ESG peggiore registrano un rapporto sinistri/premi superiore del 60% rispetto alla media.
La ricerca evidenzia che lo score ESG si è dimostrato un reale valore strategico per le assicurazioni: le imprese più attente registrano fino al 40% in meno di sinistri. Integrare i fattori ESG nell’impresa è una leva di crescita e innovazione che offre un vantaggio competitivo alle compagnie, perché permette pricing più evoluti e soluzioni assicurative ‘green’, in linea con le aspettative del mercato. L’integrazione di queste informazioni è una chiara opportunità di business e aiuta le assicurazioni a posizionarsi come punto di riferimento per un percorso di sostenibilità delle imprese” – commenta Dosi.