Il 26 maggio si è tenuto il webinar organizzato da CRIF, dal titolo “Digital Lending: DATA & AI per la trasformazione e l’inclusione finanziaria”.
Il webinar ha riscosso un considerevole successo, confermando l’interesse crescente verso la trasformazione digitale nel settore finanziario. È stata un’occasione unica per approfondire come dati e intelligenza artificiale stiano rivoluzionando il mercato del credito, ridefinendo il lending lungo tre direttrici strategiche: efficienza operativa, esperienza del cliente e gestione del rischio. Gli interventi degli esperti hanno offerto spunti concreti su come le tecnologie emergenti stiano diventando leve fondamentali per affrontare le sfide del presente e costruire il futuro del settore.
Durante il livestreaming è emerso che il digital lending è passato da essere una tendenza a diventare una realtà che sta rivoluzionando il modo in cui le imprese e i consumatori accedono ai prestiti.
Dall’ultima edizione del Rapporto ABILAB 2025 - Scenario e trend del mercato ICT per il settore bancario – di cui CRIF è innovation partner, è emerso che entro il 2026 l’83% delle banche svilupperà congiuntamente servizi di Identity e di Digital Onboarding e il 78% prodotti di Digital Lending.
Insieme a David Pieragostini, Executive Director di CRIF, ed Elisa Castrignanò, Manager Global Solutions Strategist di CRIF, sono intervenuti Manuele Bonora, Chief Lending Officer del Gruppo BCC Iccrea, e Letterio Merlino, Chief Lending Officer di Cassa Centrale Banca.
I relatori hanno condiviso punti di vista ed esperienze sul modo di affrontare la trasformazione digitale e integrare tecnologie disruptive nei modelli di business. Ad aprire i lavori David Pieragostini che si è focalizzato su sovranità digitale e inclusività finanziaria.
Quando si parla di inclusività finanziaria è di fondamentale importanza partire dal contatto con il cliente. Strumenti come l'Internet Banking (IB) o il Corporate Banking Interbancario (CBI) rappresentano già oggi canali consolidati di interazione. Tuttavia, la vera sfida risiede nel rinnovamento dei processi interni della banca, mantenendo sempre un controllo del rischio. Pensiamo all'introduzione di tecnologie come l'OCR (Optical Character Recognition): un passo apparentemente semplice, ma che apre le porte a un nuovo modo di operare. Ed è proprio in questo aspetto che si concentra la vera sfida per l'applicazione efficace di Generative AI e Machine Learning (ML). Si sta disegnando una nuova modalità di fare banca. Tutto ciò mira a una modifica sostanziale del Time-to-Cash (TTC), rendendo l'intero processo più efficiente. Questo cambiamento rende attuale e concreto il tema dell'inclusività finanziaria. Un sistema bancario più efficiente e accessibile, grazie all'innovazione tecnologica, può favorire una maggiore partecipazione e inclusione finanziaria per tutti gli attori economici.
“Fondamentale ormai indirizzare la nostra attenzione verso l'importanza della Digital Sovereignty. Questa richiede una gestione responsabile di aspetti fondamentali quali la Data Sovereignty, la Technology Sovereignty e la Cyber Sovereignty. Da qui scaturisce gran parte dei cambiamenti che stiamo portando avanti con investimenti e progetti anche a seguito di indicazioni come RDARR e DORA. Parlare di Digital Lending (DL) spesso porta a ragionare su interventi in ambito multicanale con un forte impatto sul front-end. Tuttavia, se consideriamo la Digital Innovation nella sua interezza, i maggiori vantaggi risiedono nel rinnovamento dei processi di back, nella capacità di rinnovare profondamente l’intero rapporto BANCA–CLIENTE. Ed è proprio su questi aspetti che la Data Sovereignty assume un ruolo determinante: la capacità di gestire e proteggere i dati in modo autonomo e sicuro è la base per costruire un sistema bancario innovativo. In conclusione, l'evoluzione del contatto con il cliente, la trasformazione dei processi interni guidata da Machine Learning e GENAI, l'attenzione all’intero stream della Digital Sovereignty consente l'obiettivo dell'inclusività finanziaria costruendo cosi i pilastri interconnessi che stanno ridefinendo il futuro della FUTURA BANCA. La vera sfida è integrare queste diverse dimensioni in una strategia coesa, capace di generare valore per i clienti, per la banca e per l'intero sistema economico” – ha affermato Pieragostini.
Dopo l’intervento di apertura ha preso la parola Bonora, analizzando come la tecnologia può aiutare il credito.
“È fondamentale, oggi, adottare un meccanismo efficace di digitalizzazione nei processi di lavorazione delle richieste di affidamento, dal momento del contatto con il cliente fino alle attività post erogazione del credito, e che riguardano tutta la ‘vita’ del finanziamento. È un processo, questo, che contribuisce a generare valore per la banca e a migliorare il servizio per il cliente, con l’obiettivo di ridurre i costi operativi collegati alla lavorazione di un finanziamento e, di conseguenza, promuovere condizioni più vantaggiose per il cliente” – ha dichiarato Bonora.
L’intervento di Merlino si è concentrato sull’incertezza del mercato in cui ci troviamo oggi, e come le banche operano per interfacciarsi e gestire questa situazione, nonché come la tecnologia arriva in aiuto.
“La digital innovation rappresenta una leva strategica fondamentale per l’efficientamento e la semplificazione dei processi creditizi. Come Capogruppo siamo chiamati a trasformare la complessità, a cominciare da quella normativa, in opportunità, valorizzando l’analisi delle informazioni con l’ausilio dell’AI, in strumento a servizio della competenza e professionalità del Gestore della relazione, che, nel credito cooperativo, permane il fattore distintivo imprescindibile nella decisione creditizia, per la crescita sostenibile e il bene comune dei territori”– ha affermato Merlino.
Il webinar è terminato con l’intervento di Elisa Castrignanò: “Le nostre soluzioni, inclusa la piattaforma Credit Management Platform, che copre l’intero processo del Credito, dall’Onboarding fino alla gestione degli NPL, si basano su architetture a microservizi. L’adozione di tecnologie di frontiera, oggi pienamente mature, ci consente grande flessibilità e capacità nell’affrontare con i nostri Clienti tematiche legate alla ‘scalabilità’, sia dal punto di vista dello sviluppo del business sia di controllo del rischio”.