Le esperienze nazionali e internazionali di CRIF presentate all’evento ABI Credito al Credito: Augmented Intelligence, ESG, Open Business nell’era “5G credit” per le famiglie e le imprese

News
12/12/2019

Lo scorso novembre si è svolta a Roma la decima edizione di “ABI Credito al Credito”, l’evento dedicato al credito alle famiglie e alle imprese. Anche quest’anno, CRIF è stata protagonista con 4 interventi.

Guarda la videointervista di Bancaforte a Simone Capecchi, CRIF Executive Director

Durante la plenaria di apertura, Simone Capecchi, CRIF Executive Director, ha approfondito sviluppo e sostenibilità: “La sfida dei prossimi anni sarà il credito verde, ossia creare valore per gli azionisti tutelando i principi della sostenibilità ambientale. Attraverso le ’Draft Guidelines on Loan Origination and Monitoring’, ancorché in versione non ancora definitiva, gli Istituti di Credito sono chiamati a includere nelle policy e procedure di rischio di credito anche i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). In particolare, nella valutazione degli immobili in garanzia sarà fondamentale considerare all’interno dei processi di valutazione parametri relativi alla sostenibilità e l’efficienza energetica dell’immobile”.

Guarda la videointervista di Bancaforte a Francesca Fini, CRIF Business Development Manager

Nella sessione parallela, Francesca Fini, CRIF Business Development Manager, ha evidenziato come il credito alle famiglie sia in evoluzione, spinto da nuove tecnologie digitali e con l’affacciarsi dei paradigmi di Open Banking: “Il mercato del credito alle famiglie sta vivendo un momento positivo, le aziende di credito hanno l’opportunità di indirizzare tale dinamica attraverso credit journey semplici, che esaltino la customer experience, sia interna che esterna. È infatti fondamentale considerare non solo il ‘viaggio’ di prospect e clienti verso l’azienda di credito, ma anche quello dei professionisti di marketing e delle vendite. Dal canto suo, CRIF è da sempre impegnata in un modello operativo innovativo: together to the next level. L’affermazione dell’Open Banking non potrà che favorire questo trend, il vero fattore abilitante sarà la disponibilità dei clienti a condividere i dati relativi alla propria situazione finanziaria. In questo contesto, CRIF garantisce piattaforme tecnologiche all’avanguardia e augmented analytics in grado di abilitare nuovi modelli di servizio e incrementare le performace dei sistemi di origination fino a un +20% rispetto a quelli attuali. Il tutto per offrire il miglior livello di servizio e per massimizzare la personalizzazione dell’offerta in termini di bisogni, momento e sostenibilità, esaltandone la customer experience”.

Guarda la videointervista di Bancaforte a Elena Mazzotti, Chief Client Innovation & Strategy - Global Banking Lead

Elena Mazzotti, Chief Client Innovation & Strategy - Global Banking Lead, ha posto l’attenzione nell’innovare il journey SME in tutte le sue fasi (dal prospecting al monitoring passando all’evaluation e al New Growth):Le PMI stanno cambiando pelle, in un contesto del credito alle imprese in chiaro-scuro, abbiamo stimato che per il 2020 sarà 1,4 Miliardi di Euro il valore del lending sulle fast growing company. In tal senso, abbiamo sviluppato una value preposition che copre tutte le fasi evolutive delle PMI con suite di analytics avanzati e diversificati sia per filiera sia per fase del ciclo di vita. Volendo evidenziare alcune dimensioni rilevanti, si tenga presente che le imprese innovative hanno infatti un tasso di crescita 3 volte superiore a quelle tradizionali. Inoltre, in un contesto in cui le imprese sono sempre più dinamiche e interconnesse anche verso l’estero - il 3,4% delle imprese italiane ha infatti una capogruppo estera - bisogna impostare processi di onboarding fast & smart in grado di garantire allo stesso tempo la customer experience del cliente e la compliance normativa. Non solo, nel contesto di Open banking che si sta concretizzando, le aziende di credito hanno l’opportunità di aumentare i margini di intermediazione fino al +10%, attraverso l’adozione di un approccio digitale, aperto e di ecosistema con un’offerta di servizi a valore aggiunto che vada oltre a quella tradizionale. Il nuovo contesto rende, inoltre, necessario aggiornare i sistemi di origination e monitoring, facendoli diventare strumenti dinamici oltre che ‘intelligenti’, per abilitare nuovi segnali ad arricchimento della valutazione del rischio, con variabili Ambientali, Sociali e di Governance (ESG), e con driver in grado di cogliere e anticipare le crisi aziendali. Elementi oggi giorno ancora più importanti in relazione alla nuova Legge Fallimentare e al Consultation Paper relativo alle Nuove Linee Guida EBA su Loan Origination and Monitoring” .

Infine, Valeria Racemoli, CRIF Business Support Specialist, ha approfondito le evoluzioni dei Sistemi di Informazioni Creditizie a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice di Condotta: “Il testo approvato dal Garante fornisce una fotografia più attuale del mercato del credito e ricomprende oltre alle ‘tradizionali’ forme di finanziamento – mutui e prestiti personali – anche ‘nuove’ forme di facilitazione finanziaria quali il leasing anche operativo, il noleggio a lungo termine e il prestito tra privati”.  

CRIF, da oltre 30 anni il primo e principale SIC italiano, si pone come garante del nuovo contesto operativo continuando a favorire l’incontro tra domanda e offerta di credito, aiutando gli istituti a gestire in maniera più efficiente l’erogazione di finanziamenti e fornendo assistenza a milioni di consumatori e imprese.

 



Scarica gli atti