Finanza ESG: la soluzione Atlas SGR e CRIF per liberare il potenziale delle PMI

Storie di successo
Ultimo aggiornamento: 12/05/2025

La sostenibilità non è più un tema marginale, ma un elemento centrale nel dibattito economico e finanziario, rappresentando una sfida cruciale per le imprese di ogni dimensione, in particolare per le PMI che in Italia rappresentano il 95% del totale. In questo contesto in evoluzione, segnato da una revisione normativa in corso, emerge un approccio innovativo che vede la collaborazione tra Atlas SGR e CRIF per supportare le piccole e medie imprese nel loro percorso di crescita sostenibile.

Alessandro Messina, Economista e Amministratore Delegato di Atlas SGR, è stato intervistato da Marco Macellari, Head of Risk Management & ESG Practice Management Consulting di CRIF, per approfondire il progetto sviluppato da Atlas SGR. L’obiettivo primario di Atlas SGR è quello di favorire l'incontro tra capitali privati e le eccellenze dell'economia reale, generando valore per gli investitori e promuovendo una crescita sostenibile nel tessuto imprenditoriale del Paese. In questa ottica si inserisce il fondo d'investimento "PMI Destinazione Futuro" di Atlas SGR, che investe in piccole aziende con tagli finanziari più contenuti rispetto agli standard di mercato, aprendosi quindi anche a realtà diverse dalle società di capitali, come società personali, cooperative e il terzo settore.
 
Il valore della partnership CRIF

Un elemento distintivo dell'approccio di Atlas SGR è l'integrazione della sostenibilità nel processo di valutazione delle imprese finanziate. Grazie alla collaborazione con CRIF, il Fondo profila le aziende secondo criteri ESG (Environmental, Social, Governance), monitorando nel tempo il loro profilo e prevedendo un premio sul tasso di interesse in caso di miglioramento delle performance di sostenibilità.

"Grazie alla collaborazione con CRIF siamo in grado di evitare di sovraccaricare di richieste di informazioni le controparti, sfruttando fonti dati pubbliche ed esternalizzando attività complesse come le stime geo-settoriali. Questa partnership si integra perfettamente nel processo creditizio di Atlas SGR, consentendo una profilazione più efficiente ed efficace delle imprese. Inoltre, costruire da zero un modello di valutazione basato sulla sostenibilità è un'attività complessa e dispendiosa per entrambe le parti, specialmente nel dialogo con il terzo settore e le piccole imprese produttive e commerciali” – ha spiegato Messina.

I modelli di valutazione sviluppati da CRIF evidenziano una correlazione emergente tra il profilo ESG e il profilo creditizio. Nello specifico, emerge che le aziende con un profilo ESG elevato hanno un tasso di erogazione mediamente più alto dell'11% rispetto alla media; vi è quindi un legame sempre più stretto tra sostenibilità e solidità finanziaria.

Il processo di valutazione, arricchito dai dati ESG forniti da CRIF, non solo facilita l'accesso al credito, ma fornisce anche un feedback informativo prezioso sull'evoluzione del proprio profilo di sostenibilità rispetto ai benchmark di settore e al portafoglio del fondo stesso. Inoltre, al termine del periodo di ammortamento, le imprese che avranno migliorato il proprio profilo ESG potranno beneficiare di uno sconto significativo, fino all'1% del capitale prestato, applicato alle ultime rate. In questo contesto, Atlas SGR non impone la sostenibilità, ma la promuove come se fosse un facilitare. Le PMI finanziate ricevono un feedback dettagliato sul proprio profilo ESG rispetto ai benchmark di settore e al portafoglio del fondo, e sono incentivate a migliorare attraverso uno sconto significativo sul finanziamento.

La collaborazione tra Atlas SGR e CRIF trasforma i dati ESG in uno strumento di inclusione finanziaria, permettendo alle PMI di accedere a finanziamenti altrimenti difficili da ottenere. Per tale motivo, strumenti finanziari come il fondo di Atlas SGR e la valorizzazione dei dati ESG da parte di CRIF diventano fondamentali per accompagnare le PMI in questa rivoluzione culturale e manageriale, dove la valutazione delle imprese sarà sempre più integrata a fattori di sostenibilità.

Infine, un focus particolare viene posto anche sul terzo settore, riconosciuto come un attore privilegiato per la trasmissione dei valori della sostenibilità all'interno delle comunità e un potenziale esempio di innovazione sociale e rendicontazione ESG per tutte le imprese. 

“In questo contesto, anche noi di CRIF abbiamo iniziato un percorso di studio per migliorare l'accuratezza e la granularità della valutazione degli enti del terzo settore, aggiungendo al profilo di valutazione di tipo creditizio anche quello di sostenibilità, in particolare di impatto. Crediamo che queste controparti siano effettivamente un motore e una cinghia di trasmissione molto rilevante della sostenibilità all'interno delle comunità” – conclude Macellari, Head of Risk Management & ESG Practice Management Consulting di CRIF.

La collaborazione tra Atlas SGR e CRIF è un esempio virtuoso di come il settore finanziario può supportare la transizione verso la sostenibilità. La sinergia tra intermediari finanziari e partner come CRIF diventa un elemento chiave per supportare concretamente le PMI nel loro percorso verso un futuro più sostenibile e resiliente.