Cresce del +4,8% il numero di italiani con un mutuo o un prestito attivo ma la rata mensile cala e si assesta a 333 euro. L’elevata sostenibilita’ del debito e’ confermata anche dalla diminuzione dell’esposizione residua e del tasso di default.

Area Stampa
14/09/2020

In un contesto di progressivo recupero delle richieste di mutui e prestiti da parte delle famiglie, tornate stabilmente sui livelli pre emergenza Covid-19, Mister Credit - l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori - ha consolidato l’aggiornamento relativo al I semestre 2020 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo dei finanziamenti rateali da parte degli italiani.

Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, emerge che il 41,3% della popolazione maggiorenne residente in Italia risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, facendo registrare una crescita del +4,8% rispetto ad un anno fa. Il progressivo allargamento della platea di consumatori che hanno scelto di far ricorso a un finanziamento per sostenere i propri progetti di spesa è favorito in questa fase da un costo del denaro ai minimi e condizioni di offerta ancora favorevoli associate a una elevata sostenibilità del debito, con il tasso di default per il credito al dettaglio considerato nel suo complesso che si è attestato all’1,6% contro l’1,9% del 2019.

A livello pro-capite, la rata media rimborsa ogni mese è pari a 333 euro (-3,2% rispetto ad un anno fa ma era pari a 362 Euro nel 2016) mentre l’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – è pari a 32.253 euro (anch’essa in calo del -2,5% rispetto alla precedente rilevazione; era pari a 34.253 cinque anni fa). Entrambi questi indicatori risultano in contrazione non solo per il calo dei tassi e per la tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie, che rappresentano il 21,4% sul totale dei finanziamenti attivi. I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc.) sono la forma tecnica con una quota più rilevante, pari al 46,2% del totale, seguiti dai prestiti personali, che vantano una incidenza del 32,8%

 Come è cambiato il ricorso al credito degli italiani negli ultimi 5 anni

 

I sem 2016

I sem 2017

I sem 2018

I sem 2019

I sem 2020

% di italiani con un credito attivo

34,0%

35,4%

38,1%

39,4%

41,3%

rata media mensile

362 €

356 €

350 €

344 €

333 €

Ammontare medio residuo per estinguere i finanziamenti attivi

34.253 €

34.114 €

33.564 €

33.084 €

32.253 €

quota contratti prestiti finalizzati sul totale dei crediti attivi

43,4%

43,5%

44,7%

45,5%

46,2%

quota contratti prestiti personali sul totale dei crediti attivi

34,5%

34,0%

33,2%

32,8%

32,8%

quota contratti mutui sul totale dei crediti attivi

22,1%

22,5%

22,1%

21,7%

21,4%

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit CRIF

 

 

“Dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito è possibile trarre una fotografia estremamente puntuale e dettagliata della propensione degli italiani a fare ricorso al credito per finanziare l’acquisto di un’abitazione o per sostenere i propri consumi - illustra Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -.  La dinamica in atto nella prima metà dell’anno è stata profondamente condizionata dal diffondersi della pandemia, con le famiglie che hanno preferito adottare un atteggiamento prudente. Nel complesso, la platea di consumatori che hanno attivato un mutuo o un prestito è cresciuta ulteriormente ma sempre ponendo grande attenzione alla sostenibilità degli impegni assunti, optando per rate mensili meno pesanti rispetto al reddito disponibile e piani di rimborso più lunghi. Questo ha consentito di tenere sotto controllo la rischiosità del comparto, con il tasso di default che nella prima parte dell’anno si è mantenuto stabile anche grazie alla moratoria varata dal Governo per la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti accesi”.

La quota di popolazione con almeno un rapporto di credito attivo nelle regioni

Entrando maggiormente nel dettaglio, dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito si ricava una fotografia estremamente composita che rispecchia fattori economici e sociali quali, ad esempio, la propensione a fare ricorso al credito per finanziare l’acquisto di un’abitazione o le proprie spese correnti, la capacità reddituale e di risparmio delle famiglie, il diverso costo degli immobili o la tendenza ad allungare la permanenza nell’abitazione di famiglia, la diversa intensità della ripresa dei consumi e del mercato immobiliare, la maggiore abitudine a rivolgersi alla cerchia familiare o amicale per pianificare gli acquisti rispetto agli istituti di credito, ecc.

Nel complesso, la regione con la quota più elevata di popolazione maggiorenne con almeno un rapporto di credito attivo è risultata essere la Toscana, con il 46,5% del totale, seguita da Friuli-Venezia Giulia (con il 44,9%), dalla Sardegna e dal Lazio (entrambe con il 44,7%) e dal Piemonte (con il 43,6% della popolazione).

All’estremo opposto del ranking si colloca il Trentino Alto Adige, regione in cui solamente il 21,6% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, preceduta dalla Basilicata (con il 33,2%) e dal Molise (con il 35,5%).

Ranking

Area

Popolazione con crediti attivi

1

Toscana

46,5%

2

Friuli-Venezia Giulia

44,9%

3

Sardegna

44,7%

3

Lazio

44,7%

5

Piemonte

43,6%

6

Valle d'Aosta

43,5%

7

Lombardia

43,4%

8

Umbria

43,1%

9

Liguria

42,5%

10

Emilia-Romagna

41,7%

 

Media Italia

41,3%

11

Veneto

40,9%

11

Puglia

40,9%

13

Abruzzo

40,7%

14

Marche

39,6%

15

Sicilia

38,3%

16

Calabria

36,3%

17

Campania

35,7%

18

Molise

35,5%

19

Basilicata

33,2%

20

Trentino-Alto Adige

21,6%

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit CRIF

L’importo della rata media mensile pro-capite

Nel primo semestre 2020 le regioni in cui i cittadini ogni mese sostengono la rata media più elevata sono risultate essere il Trentino-Alto Adige, con 432 Euro, il Veneto e la Lombardia (entrambe con 377 Euro). Seguono l’Emilia-Romagna e la Toscana, rispettivamente con 358 e 349 Euro.

Per interpretare questa dinamica va però considerato che in queste regioni si rileva una elevata incidenza dei mutui, che tipicamente presentano un importo da rimborsare più elevato rispetto alle altre forme tecniche considerate, senza considerare il valore degli immobili che potrebbe risultare superiore alla media. Inoltre, in queste regioni il reddito disponibile risulta tendenzialmente più elevato e, di conseguenza, i consumatori possono permettersi di rimborsare una rata mediamente più elevata senza intaccare il livello di sostenibilità del finanziamento.

Specularmente, è al Sud e nelle Isole che troviamo le rate mensili più leggere, soprattutto in Sardegna e in Calabria, dove si attestano a 277 euro, e in Sicilia (294 euro) in virtù di una maggiore incidenza dei prestiti finalizzati, che hanno un importo mediamente più contenuto.

Ranking

Regioni

Rata Media Mensile pro-capite

1

Trentino-Alto Adige

€ 432

2

Veneto

€ 377

3

Lombardia

€ 377

4

Emilia-Romagna

€ 358

5

Toscana

€ 349

6

Piemonte

€ 348

7

Friuli-Venezia Giulia

€ 337

8

Liguria

€ 331

9

Marche

€ 327

 

Media Italia

€ 333

10

Basilicata

€ 318

11

Valle d'Aosta

€ 316

12

Lazio

€ 309

13

Campania

€ 308

14

Puglia

€ 303

15

Abruzzo

€ 301

16

Umbria

€ 300

17

Molise

€ 294

18

Sicilia

€ 294

19

Calabria

€ 277

20

Sardegna

€ 277

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit CRIF

Nota metodologica

L’obiettivo della Mappa del Credito è anche dare la possibilità ad ognuno di confrontare il proprio indebitamento rispetto alla realtà in cui vive, posto che la gestione del credito è un aspetto strettamente personale in funzione del proprio reddito, della composizione del nucleo familiare, delle proprie esigenze e prospettive. Nello specifico, l’analisi si propone di fornire periodicamente una fotografia dei principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori italiani, evidenziando le principali differenze a livello territoriale relativamente alla composizione dell’esposizione nei confronti degli Istituti di credito. I dati di dettaglio relativi alle singole province e la nota metodologica sono pubblicamente consultabili sulla pagina https://www.mistercredit.it/focus/mappa-del-credito/

Lo studio realizzato da Mister Credit-CRIF ha preso in considerazione per l’elaborazione degli indicatori il credito in essere erogato ai consumatori nella forma di: mutui, prestiti personali e finalizzati. Sono stati esclusi dallo studio i finanziamenti a sofferenza.

La percentuale di popolazione con crediti attivi è calcolata come rapporto tra la popolazione con finanziamenti in essere e la popolazione maggiorenne residente in Italia (fonte Istat). La rata media mensile pro-capite è calcolata sommando le rate medie mensili dei singoli finanziamenti e dividendo tale importo per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

L’esposizione media residua, che vuole rappresentare lo stock di debito ancora da rimborsare, è stata calcolata prendendo in considerazione la somma dell’importo delle rate residue da ripagare, includendo eventuali rate in arretrato. Tale somma è stata divisa per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

La distribuzione del numero di operazioni di credito attive per tipologie è calcolata considerando il peso del numero di operazioni di ciascuna tipologia (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati) sul totale numero di operazioni attive.