Il valore delle frodi creditizie supera i 153 milioni di Euro

Area Stampa
02/08/2018

Nel 2017 i casi rilevati sono stati oltre 26.600, con una preoccupante crescita tra gli under 30 (+9,3%) e le donne.
1 frode su 4 si caratterizza per un importo superiore ai 10.000 Euro.
Sicilia e Campania le regioni in cui si registra il maggior numero di casi.


Le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità continuano a crescere e a incidere pesantemente sul comparto del credito al consumo. Le rilevazioni presentate nella 26^ edizione dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le Frodi Creditizie confermano, infatti, che nel 2017 i casi rilevati sono stati più di 26.600 per un importo medio pari a oltre 5.700 Euro e una perdita economica complessivamente pari a circa 153 milioni di Euro.

IL PROFILO DELLE VITTIME

La distribuzione per sesso

La distribuzione delle frodi per sesso evidenzia che la maggioranza delle vittime (il 57,8% del totale, per la precisione) sono ancora una volta uomini ma rispetto all'anno precedente si registra un cospicuo aumento delle vittime di sesso femminile (+18,1%).

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

La distribuzione per età

Dato ancor più significativo emerge dall’osservazione della distribuzione delle frodi per età della vittima: se la classe in cui si concentra il maggior numero di casi rimane quella compresa tra i 41 e i 50 anni (con il 25,0% del totale), quella nella quale si rileva il maggior incremento rispetto alla precedente rilevazione è quella dei 18-30enni (+9,3%), che dimostrano di essere particolarmente esposti forse anche a causa della scarsa consapevolezza e di una eccessiva disinvoltura nell’utilizzo dei canali digitali con la relativa disseminazione di informazioni personali sovente utilizzate dai criminali per ricostruire identità false per portare a compimento le frodi.

In crescita anche il peso degli over 60 anni, che vedono un incremento del +7,1%.

Fasce di età

% 2017

Variazione %

18-30

18,5%

+9,3%

31-40

22,9%

-1,3%

41-50

25,0%

-5,1%

51-60

18,4%

-3,6%

>60

14,7%

+7,1%

Età non rilevata

0,5%

 

Totale

100,0%

 

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

La distribuzione per regione di residenza

La ripartizione percentuale delle frodi per regione di residenza dichiarata al momento della richiesta del finanziamento vede al primo posto del ranking la Sicilia, con il 16,0% del totale, seguita a ruota dalla Campania, con il 15,9%, e più distanziate Lombardia, Puglia e Lazio.

Nella sostanza si tratta delle stesse regioni che occupavano i primi posti di questa poco invidiabile classifica anche nell’anno precedente ma con la novità della Sicilia che sorpassa la Campania in virtù di una significativa crescita dei casi rilevati.

La distribuzione delle frodi rispetto al credito erogato in regione

Rapportando il numero di casi rispetto ai contratti di finanziamento alle famiglie erogati in regione, invece, la Calabria scala la classifica passando dalla ottava posizione alla terza.

Nel complesso, ancora una volta la Sicilia e la Campania si confermano le regioni caratterizzate dalla maggiore incidenza del fenomeno anche se alcune regioni più piccole, come il Molise e l’Abruzzo, spiccano nella classifica per una incidenza particolarmente elevata rispetto ai volumi di credito.

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

LE PERDITE ECONOMICHE DERIVANTI DALLE FRODI CREDITIZIE

Da quanto emerge dalle ultime rilevazioni presentate nell’Osservatorio CRIF - Mister Credit, nel 2017 l’importo medio delle frodi creditizie rilevate in Italia è stato pari a oltre 5.700 Euro, per una perdita economica complessiva che ha superato i 153 milioni di Euro.

Nello specifico, il 23,4% dei casi si caratterizza per un importo superiore ai 10.000 Euro, evidenziando una dinamica che già negli anni scorsi aveva visto aumentare gli importi.

D’altro canto, il 16,8% dei casi riguarda frodi di importo compreso tra i 1.500 e 3.000 euro, confermando il trend di costante ridimensionamento di quelle al di sotto dei 1.500 euro (-23,1%).

Le tipologie di finanziamento oggetto di frode

Il prestito finalizzato, come già osservato anche negli anni scorsi, risulta ancora una volta essere la tipologia di finanziamento maggiormente esposta alle frodi, con una quota pari al 55,8% dei casi, seppur in calo rispetto all’anno precedente.

Al contempo si registra un significativo incremento delle frodi perpetrate sulle carte di credito, che arrivano a spiegare il 27,7% dei casi totali a fronte di una crescita che nel 2017 è stata pari addirittura al +49% rispetto all'anno precedente.

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

Le principali categorie di beni e servizi acquistati con un prestito ottenuto in modo fraudolento

Nell’ambito dei prestiti finalizzati ottenuti in modo fraudolento, il 34,6% dei casi ha avuto come oggetto l’acquisto di elettrodomestici ma quote rilevanti hanno riguardato anche il comparto auto-moto (9,4% del totale) e le spese per la casa (9,9%). A seguire l’arredamento (6,6%) ed elettronica – informatica – telefonia (4,6%).

In rapporto ai volumi di credito erogato, invece, spicca l’incidenza delle frodi per viaggi ed entertainment nonché quelle per consumi e spese per la casa (immobili e ristrutturazione). Rispetto all'anno precedente si registra una diminuzione del peso degli acquisti di elettrodomestici mediante frodi anche se questa resta la tipologia maggioritaria. Infine, da sottolineare come continuino ad aumentare i casi che hanno come oggetto di frode il finanziamento per l’acquisto di trattamenti estetici/medici (anche se si fermano al 4,9% del totale). 

Oggetto

% FRODI 2017

Elettrodomestici

34,6%

Auto-moto

9,4%

Immobili/ristrutturazione

9,9%

Arredamento

6,6%

Elettronica-informatica-telefonia

4,6%

Travel/entertainment

3,8%

Consumi

4,3%

Trattamento estetico/medico

4,9%

Finanziarie/assicurazioni

0,6%

Spese professionali

0,6%

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

I tempi di scoperta delle frodi creditizie

Nel 57% dei casi la frode creditizia viene scoperta entro 6 mesi ma, più in generale, entro i 12 mesi il tasso di scoperta è pari a quasi al 70%.

Si osservano però casi per i quali i tempi di scoperta avvengono anche dopo tre, quattro o addirittura cinque anni (circa il 18% del totale).

Andando ad analizzare i tempi di scoperta in funzione dell’importo frodato, inoltre, emerge che la maggior parte dei casi scoperti entro i 6 mesi corrispondono a uno small ticket, mentre i casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro in genere necessitano tempi più lunghi, tanto che il 19% dei casi viene scoperto dopo oltre 5 anni.

 

0 - 6 mesi

6 |- 12 mesi

12 |- 24 mesi

2 |- 3 anni

3 |- 4 anni

4 |- 5 anni

> 5 anni

da 0 A 3.000

54,91%

15,62%

10,58%

5,54%

5,04%

2,27%

6,05%

da 3.001 a 10.000

56,43%

14,11%

7,88%

3,73%

4,56%

2,49%

10,79%

da oltre 10.001

48,63%

9,12%

6,08%

7,60%

5,78%

3,65%

19,15%

N.A.

76,92%

7,34%

3,15%

3,50%

2,45%

1,40%

5,24%

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

I tentativi di frode intercettati dalle banche dati del sistema SCIPAFI

L’Osservatorio CRIF-MisterCredit presenta al suo interno anche un approfondimento basato sui dati relativi agli alert più significativi emersi dalle interrogazioni fatte ai servizi di prevenzione frodi gestiti da CRIF con la tramitazione delle banche dati SCIPAFI.

In generale, come osservato anche nel 2015 e 2016, la Carta di Identità si conferma il documento identificativo maggiormente utilizzato, con un’incidenza superiore all’83% sul totale del campione.

Rispetto ai riscontri SCIPAFI, per quanto riguarda le patenti nel 6% dei casi non appartengono al soggetto interrogato o sono risultate addirittura inesistenti.

Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie

“La vulnerabilità alle frodi può essere accentuata anche solo per il fatto che sul web sono pubblicati i nostri dati identificativi, i nostri recapiti telefonici o e-mail, quando non addirittura il codice fiscale o altre informazioni sensibili - commenta Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Il furto delle credenziali di posta elettronica o dei social network è un altro obiettivo dei cybercriminali in quanto consente di diffondere su larga scala le frodi. Alla luce di questo, per i consumatori è sempre più determinante la capacità di tenere sotto controllo i propri dati, potendo usufruire delle potenzialità offerte dalla rete ma senza temere che la propria identità venga carpita o contraffatta”.

“Se per difenderci dai ladri in casa possiamo mettere un cancello, o magari installare un allarme, per i furti di identità dobbiamo essere noi ad attivare tutte le accortezze per proteggere qualcosa di estremamente prezioso come i nostri dati personali. Anche solo adottare un alert via sms collegato all’utilizzo della carta di credito o sistemi che avvisano nel caso venga richiesto un finanziamento a nostro nome posso evitare sgradite sorprese” – aggiunge Rubini.

 “Negli ultimi anni stiamo assistendo al proliferare di tecniche sempre più raffinate e articolate per commettere azioni fraudolente. Questo fa sì che per gli operatori del mercato è essenziale continuare ad innovare anche attraverso tecnologie evolute, ad esempio sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale per intercettare i tentativi di furto di identità - aggiunge Diego Molinazzi, Business Consultant del centro di competenza CRIF Fraud Prevention & Compliance Solutions –. In ogni caso rimane fondamentale la verifica dei dati presentati dai clienti in fase di identificazione e di erogazione del credito, sulla base di molteplici fonti informative strutturate. A tal proposito è sicuramente molto positivo che l’iter operativo, per consentire l’accesso al sistema di prevenzione frodi Scipafi anche agli Istituti di Pagamento e agli Istituti di Moneta Elettronica, sia ormai in fase conclusiva”.