Industria nautica italiana: migliora il profilo di rischio

Ricerche CRIF Ratings
16/09/2016

Dopo anni di difficoltà, il 2015 restituisce segnali incoraggianti per l’industria nautica italiana. Stando alle ultime stime di settore, il fatturato si attesta a 2,9 miliardi di euro con un +17% rispetto al 2014, anno in cui già si intravedevano timidi segnali di un’inversione di tendenza (+1% rispetto al 2013). Tuttavia, i ricavi dell’industria nautica restano lontani dai livelli del 2011 (3,4 miliardi di euro), soprattutto per effetto del crollo delle vendite registrato nel 2012 (-26% sull’anno precedente).

L’andamento di mercato degli ultimi anni ha avuto dei riflessi importanti sull’equilibrio finanziario delle imprese. Secondo CRIF Ratings, i principali indicatori del merito di credito si sono mossi infatti, in modo coerente alla dinamica dei ricavi. “La crescita del fatturato nel 2015 ha supportato la risalita dei margini e una riduzione dell’indebitamento, ma i livelli del 2011 restano distanti”, afferma Ilaria Ottoboni, Rating Specialist presso CRIF Ratings.

È questo quanto emerge dall’analisi dell’Agenzia di rating sui principali dati del settore nautico italiano nel quinquennio 2011-2015 e basato sui bilanci di 15 medie e grandi imprese, un campione che nel complesso rappresenta circa il 40% del fatturato di settore.