“Diversity is our unicity”: il percorso di Agile Transformation intrapreso da CRIF

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14/05/2019

Lo scorso marzo, CRIF è stata invitata all’evento di celebrazione dei 10 anni di partnership tra GetConnected e Atlassian. Durante l’evento Serena Tosoni, Process Quality Consultancy Manager, è intervenuta nella sessione dal titolo “Diversity is our unicity”, nella quale ha presentato il percorso di Agile Transformation intrapreso da CRIF con il supporto di GetConnected e Atlassian.

“I clienti globali e la forte espansione di CRIF hanno reso inevitabile una riorganizzazione dei processi, con l’obiettivo di raggiungere un approccio più ‘agile’ nel gestire progetti e team numerosi, multiculturali e dislocati su più paesi e con funzioni dipendenti e interconnesse. Il nostro percorso è iniziato cinque anni fa, e oggi, grazie all’implementazione di tool a supporto della metodologia, siamo diventati sempre più efficaci ed efficienti” – ha spiegato Tosoni.

L’utilizzo delle tecnologie più evolute è una caratteristica intrinseca nel DNA di Global Technologies ed è alla base di rilevanti investimenti in ricerca e sviluppo. Per garantire alte prestazioni e innovazione continua, occorre garantire flessibilità e sinergia, soprattutto in scenari con gruppi di lavoro dislocati geograficamente.

“Ovviamente un cambiamento di questo tipo ha le sue complessità, poiché, come sostiene Malcolm Forbes - editore statunitense che ha diretto la rivista Forbes - quella di pensare ‘indipendentemente insieme’ è una vera e propria arte. Dopo un percorso, affascinate e certamente molto sfidante, fatto di esperienze e tentativi, posso confermare che la diversità è sicuramente un punto di forza del Gruppo CRIF. Grazie alle metodologie agili, infatti, i team inizialmente disomogenei e sconnessi sono riusciti a tramutarsi in team coesi e focalizzati a un obiettivo comune, mantenendo però intatta la ricchezza di visioni che la diversità comporta. In conclusione, abbiamo dato voce alla diversità come nostra unicità, poiché driver di arricchimento continuo della metodologia” – ha concluso Tosoni.