Le imprese italiane sulla via della ripresa

Area Stampa
12/01/2018

Il 2017 ha registrato una sensibile contrazione dei fallimenti in Italia: 11.939 imprese non hanno superato l’anno, in calo dell’11,3% rispetto al 2016.


  • Confermata a livello nazionale la positiva inversione del trend degli ultimi anni:
    l’analisi dei fallimenti in Italia, realizzata da CRIBIS, mostra incoraggianti segnali di ripresa rispetto al 2016
  • Guardando all’andamento regionale, anche per il 2017 Lombardia, Lazio e Veneto risultano le aree più interessate dal fenomeno
  • Anche quest’anno il commercio è il settore che soffre di più, mentre il settore edilizio mostra positivi segni di fiducia

Prosegue la positiva inversione di tendenza in materia di fallimenti per le imprese italiane: la fotografia del settore tracciata da CRIBIS - società del Gruppo CRIF specializzata nella business information – attraverso l’Analisi dei fallimenti in Italia mostra un ulteriore calo dei fenomeno nel nostro Paese.

I fallimenti in Italia nel 2017: il trend nazionale

Nel 2017 sono state 11.939 le imprese italiane ad aver portato i libri in Tribunale contro le 13.467 del 2016, in calo dell’11,3%. Questo dato appare ancor più positivo se confrontato con il 2014 - l’anno “nero” delle imprese italiane dal 2009 - in cui i fallimenti registrati erano stati addirittura 15.336.

Nel quarto trimestre del 2017, sono state 3.283 le imprese ad aver dichiarato fallimento, contro le 3.420 dello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato di quest’anno si avvicina a quello del quarto trimestre del 2010 (3.290 imprese), il secondo anno migliore dell’ultimo decennio: un altro segnale incoraggiante per la ripresa economica del Paese.

FALLIMENTI IN ITALIA, 2009 – 4Q 2017 (Fonte: CRIBIS)

“I dati emersi dalla nostra indagine a chiusura del 2017 confermano le previsioni ottimistiche di inizio anno” - commenta Marco Pretiamministratore delegato di Cribis – “e rappresentano una conferma del progressivo miglioramento dello stato di salute delle nostre realtà imprenditoriali. Si consolida, infatti, il trend positivo che vede in costante diminuzione il numero delle imprese che hanno portato i libri in Tribunale. Basta paragonare i dati di fine dicembre 2017 con quelli dellanno precedente: il numero dei fallimenti ammonta a un totale di 11.939, contro i 13.467 del 2016, in contrazione dell’11,3%. Se poi analizziamo il biennio, la variazione dell’anno appena concluso rispetto al 2015 sale al -18,1%. Sono numeri significativi” - continua Preti“che fanno ben sperare, anche se la strada per la vera ripresa è ancora lunga. Pur rimanendo consistente, si riduce sensibilmente il divario rispetto al 2009, anno in cui gli effetti dell’incipiente crisi ancora non si erano fatti sentire in tutta la loro durezza”.

I fallimenti in Italia nel 2017: il trend regionale

L’andamento dei fallimenti a livello territoriale riflette le caratteristiche proprie del tessuto industriale italiano: nelle aree in cui le imprese sono maggiormente concentrate si rileva inevitabilmente un numero di fallimenti più elevato.

Per questa ragione, anche nel 2017 a registrare il maggior numero di fallimenti sono la Lombardia al primo posto, con 2.514 casi (incidenza sul totale nazionale pari al 21,1%, in linea con il 2016), seguita dal Lazio con 1.531 casi e dal Veneto con 1.014 casi (incidenza sul totale pari rispettivamente al 12,8% e all’8,5%, in lieve aumento rispetto al 2016).

Continuano a occupare i primi dieci posti della classifica le seguenti regioni: Campania (1.003 casi), Toscana (954), Emilia Romagna (912), Sicilia (745), Piemonte (714), Puglia (569) e, infine, le Marche (347). A parte un’inversione delle posizioni in graduatoria tra Sicilia e Piemonte rispetto al 2016, l’andamento appare in linea con l’anno precedente, inserito in un quadro generale di miglioramento a livello nazionale.

FALLIMENTI IN ITALIA, 4Q 2016, DETTAGLIO REGIONALE (Fonte: CRIBIS)

I fallimenti in Italia nel 2017: l’andamento per settori merceologici

Lo studio condotto da CRIBIS esplora anche i singoli settori interessati dal fenomeno. Anche nel corso del 2017 si attesta al primo posto il comparto del commercio, seppur in deciso e positivo calo rispetto all’anno precedente, con 3.901 imprese dichiarate fallite contro le 4.493 del 2016. Un dato, questo, connesso al tessuto industriale tipico del nostro Paese, fortemente legato al settore del commercio.

Il comparto dell’edilizia, in controtendenza rispetto al 2016, mostra un significativo miglioramento (da 2.749 casi di fallimento registrati l’anno precedente agli attuali 2.313), come anche quello industriale (da 2.632 casi nel 2016 a 2.209 nel 2017). Pressoché stabile, seppur in lieve calo in linea con il trend generale, il settore dei servizi che si ferma quest’anno a 2.807 casi contro i 2.918 del 2016.

FALLIMENTI IN ITALIA PER SETTORE, 4Q 2017 (Fonte: CRIBIS)